lunedì 29 novembre 2010
domenica 28 novembre 2010
Giovani non più disposti a tutto!!!

sabato 27 novembre 2010
Dalla Sicilia con amore: " La Pasta alla Norma"

Io porto nel cuore la zona del Catanese ed in particolare tutti i piccoli paesini che dimorano intorno alle pendici dell' Etna: Linguaglossa, Zafferana Etnea, Nicolosi, Piedimonte etneo, Santa Venerina e più giù sul mare Acireale, Acitrezza, sino a Taormina con la sua spettacolare Isola Bella.
Ma a nominarli, quasi ci si sente in torto, perchè inevitabilmente ne manchi qualcuno che sarebbe altrettanto degno di esser ricordato.
Le parole non bastano per raccontare questi luoghi, carichi di storia e di cultura, di colori sgargianti, di profumi aspri, di pietre scure, di paesaggi lunari e di cieli tersi di un azzurro così intenso che in certe giornate si rimane accecati.
Potrei parlarvi dei pescatori che si incontrano nel porto di Acitrezza: hanno degli occhi così profondi che dentro ci ritrovi il mare.
Potrei descrivervi i volti degli apicoltori che vendono agli angoli della strada su bancarelle di fortuna il loro nettare color oro imprigionato in piccoli vasetti dal tappo retato: le loro rughe disegnano una via e se provi a seguirla ne intravedi un viaggio.
Potrei raccontarvi delle donne che nei primi pomeriggi d'agosto sedute sulle sedie di paglia,nei vicoli ricamano e chiacchierano con il sottofondo delle cicale: hanno mani così vissute eppure delicate che con i loro movimenti incantano.
Potrei provare a descrivervi i fiori di zagara di un bianco candido oppure i fiori di zolfo dalle intensità psichedeliche.
Ma tutto non sarebbe comunque abbastanza: certi posti li puoi vivere, non li puoi imprigionare nelle lettere.
La magia di certi paesaggi è così travolgente da non potersi arginare; è un caleidoscopio di sensazioni che vanno solo attraversate.
Stavo pensando però che un modo per farvi assaporare un piccolo pezzetto di quei luoghi è darvi la ricetta classica di un piatto tipico del Catanese:
LA PASTA ALLA NORMA ( così come insegna la tradizione)
Ingredienti per 4 persone
mezzo chilo di spaghetti o penne corte rigate;
2 melanzane medie (viola scuro, quasi nere);
un kg di pomodori da salsa maturi;
2 spicchi d'aglio;
2 etti di ricotta salata,
olio extravergine d'oliva e sale.
Preparazione
Pelate le melanzane, affettatele, salatele e ponetele per almeno 1 ora e mezza in uno scolapasta mettendo sopra un canovaccio ed un peso (tipo un piatto o un mortaio).
Questa operazione serve per farle spurgare del loro liquido che rende la melanzana amarognola.
Prendete i pomodori, fate sul loro culetto una piccola croce con il coltello e buttateli in acqua bollente. Dopo 2 minuti levateli dall'acqua e spelateli. Aver fatto la croce vi aiuterà nell'operazione. A questo punto tagliateli a cubetti.
Prendete un tegame, la ricetta originale vuole che sia di terracotta, se non lo avete arrangiatevi che so con una padella dal fondo in ceramica...che??niente, lasciate stare.
Scrivevo, prendete un tegame mettete dell'olio extravergine d'oliva (3 cucchiai almeno) aggiungete gli spicchi d'aglio mondati e lasciate andare a fuoco bassissimo finché non si insaporisce.Poi aggiungete i pomodori precedentemente tagliati e lasciate andare lentamente( almeno 20 minuti). Non abbiate fretta!
Intanto prendete le melanzane, strizzatele bene e friggetele in olio exstravergine.
Fate attenzione che friggere con quest'olio non è semplice poiché raggiunge il punto di fumo a temperature più basse rispetto agli altri olii.
Mettete le vostre melanzane ad asciugare sulla carta assorbente, io prediligo la carta marrone quella dei pacchetti del pane da fornaio per intenderci.
Lessate la pasta al dente. Scolatela in una zuppiera, unite la salsa di pomodoro, 3/4 delle melanzane fritte e mescolate.
Sistemate nei piatti individuali la pasta, guarniteli con la restante parte di melanzane fritte, spolverateli abbondantemente di ricotta salata e mettete su una fogliolina di basilico fresco.
Non vi azzardate a rovinare questo capolavoro con basilico secco o surgelato.
Guai a voi. Io in cucina divento talebana!!
Cos'altro aggiungere??
Gustatevi insieme a me un piccolo pezzo di quel fantastico angolo di mondo!!
sabato 20 novembre 2010
The MUST in tema di Gloss!!
Con i soldi della paghetta comperavo settimanalmente CIOè.
Cos'altro aggiungere??
martedì 16 novembre 2010
Il rimedio della Nonna Calabrese!!!

Questo che vi rivelerò è un rimedio antico, una cura "casalinga" che ha del miracoloso!!!
E' una panacea al mal di stomaco di qualsiasi natura!
Se hai mangiato pajata, trippa, lasagne, tagliatelle al ragù, melanzane alla parmigiana, polpette di carne, crostate, tiramisù, caffè e amaro e sei ancora viva, ma non riesci proprio a digerire....il decotto della nonna lo farà per te!
Se hai sperimentato un nuovo ristorante di pesce e tornata a casa hai le visioni mistiche perchè il tuo stomaco si contorce che nemmeno un ballerino di break dance... il decotto della nonna porterà la pace nella tua pancia!
Se è uno di quei giorni e anche l'aroma del caffè ti dà la nausea... il decotto della nonna ti renderà sopportabile anche l'alito pesante della tua vicina con cui sei stata costretta a prendere l'ascensore!
Se hai esagerato con il vino, la birra, i martini e quel superalcolico di cui non ricordi nemmeno il nome e nel tuo esofago la cena balla il WAKA WAKA insieme a Shakira... il decotto della nonna farà tornare il sereno!
Se hai annegato i dispiaceri nelle patatine fritte e poi non contenta hai aperto il frigo ed hai pensato seriamente di suicidarti con la nutella ed ora sdraiata sul pavimento pensi: ma chi me l'ha fatto fare, poi per quello str#@*!!!,.... il decotto della nonna farà sparire magicamente i tuoi dolori di stomaco!
Curiose di sapere come preparare il portentoso decotto???
Ingredienti
3 bicchieri d'acqua;
2 foglie di alloro;
la buccia di una mezza mela;
la buccia di un mezzo limone o di una mezza arancia.
Preparazione
Prendete un pentolino e mettete dentro l'acqua fredda.
Sbucciate la metà di una mela. Poi sbucciate la metà di un limone o di un' arancia.
Fate attenzione quando mondate gli agrumi a prelevare giusto la buccia senza troppo sottostrato bianco.
Mettete le foglie d'alloro, e le bucce di mela e agrume nel pentolino.
Mettete il recipiente sul fuoco e lasciate andare sino a quando l'acqua non bolle.
Lasciate bollire per 5 minuti. Spegnete la fiamma e lasciate così in infusione per 10 minuti.
Filtrate il liquido, separandolo dalle foglie e dalle bucce e versatelo in una tazza.
Bevetelo o sorseggiatelo se volete.
Date solo 20 minuti al decotto della nonna e la magia sarà compiuta!!!
E cos'altro aggiungere???
Tramandatelo così com'è stato tramandato a me!!!
Degni sostituti degli UGG e degli HUNTER (A/I 2010)
Lei un paio di stivali "pelosi" simili agli UGG, ma ovviamente meno costosi e se è possibile anche più carini.
Io un paio di stivali "plasticosi" simili agli HUNTER, ma ovviamente meno costosi e se è possibile anche meno effetto " contadino durante la raccolta delle olive".
Non so se mi spiego....
Così un piovoso mercoledì di novembre in sella al suo antesignano motorino siamo partite alla ricerca....
Come due avventuriere abbiamo setacciato i negozi del centro ( d' altronde la nostra missione aveva i minuti contati: solo un'ora di pausa pranzo)...
Sarà stata una botta di fortuna......
Sarà stato anche che abbiamo raso a tappeto la zona senza lasciarci intimidire dal traffico e dalle pozzanghere...
Sarà stato che da veterane dello shopping non ci siamo dimenticate che prima di ZARA e H&M si trovavano cose carine ed a poco prezzo anche da Sisley e Benetton...
E' stata proprio la mancanza di snobbismo alcuno verso i brand italiani che ci ha permesso di acquistare esattamente ciò che cercavamo!!
Lei ha trovato un paio di stivali di un bel color grigio antracite chiaro, simili agli UGG solo che più alti, sino a sotto il ginocchio. Perfetti!! Perchè al contario degli UGG che una volta messi al piede (almeno che non sei magra come un chiodo e slanciata) fanno sembrare una donna: una papera...questi slanciano la figura . Non solo, hanno una fattura ed una suola più delicata rispetto ai più griffati cugini, risultando così più eleganti.
Gli stivali li ha trovati alla SISLEY e li ha pagati intorno ai 60 euro (euro più euro meno).
Io ho trovato dei degni sostituti degli HUNTER dalla BENETTON.
Ho comperato delle galosce di un bel nero opaco, alti ovviamente sin sotto il ginocchio, che restituiscono alla figura, grazie ad un effetto ottico, qualche centimetro in più.
Sarà per il colore discreto, sarà per la fattura più accurata (di lato c'è una simil fascetta sempre dello stesso colore), sarà che la punta non è eccessivamente arrotondata ed il gambale non troppo largo, ma quelle galosce non ricordano il "contadino durante la raccolta delle olive".
Il tutto signore alla modica cifra di 45 euro ( euro più euro meno).
Contente e soddisfatte siamo tornate ognuna al proprio lavoro....
E che altro dire...( siamo donne) ed ovviamente entrambe il giorno dopo sfoggiavamo ai piedi orgogliose i nostri acquisti....
Mi spiegate perchè l'ultima cosa comperata sembra sempre la più bella di tutto il nostro armadio????
Ovviamente sino al prossimo acquisto...
domenica 14 novembre 2010
" La Scienza in cucina e l' Arte di mangiar bene"

Gli amanti del mangiar bene lo chiamano confidenzialmente: "L' Artusi", ma è di un libro di ricette che si tratta.
Un manuale di cucina che fu scritto nel lontano 1881 dallo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi e che sa fare del mangiar bene .....poesia!
venerdì 12 novembre 2010
Semplicemente fantastica!!!

SOFISTICATO

domenica 7 novembre 2010
Piccolo segreto di Seduzione!!!!

sabato 6 novembre 2010
L'oggetto del desiderio........

lunedì 1 novembre 2010
THE MUST in tema di shampoo

Alzi la mano chi di voi non ha mai finto..BUGIARDE!
PS. Guardate dal minuto 4:21 in poi..........
Una mia cara amica ha commentato: " Non ce lo doveva fare ora tutti i trucchetti sono svelati" ne avete altri da suggerire??? scrivetelo nei commenti.
Ovviamente garantiamo l'anonimato!
Fuori piove...ed io ho una voglia...
