lunedì 29 novembre 2010

domenica 28 novembre 2010

Giovani non più disposti a tutto!!!


L' Italia...questa Italia non è un Paese per giovani.
Il clima che si respira è pesante: manca il lavoro!
Le aziende non investono in questo Paese perchè non conviene.
La Pubblica Amministrazione non indice più concorsi perchè ha un bilancio al collasso.
I privati sopravvivono evadendo in maniera massiccia le tasse e confidando in un ennessimo condono ed intanto non investono.
I giovani lavorano gratis per accumulare esprerienza e non ci sarebbe nemmeno nulla di male se non fosse che questa gavetta si trasforma in sfruttamento e si protrae per anni ed anni.

L'altro giorno il mio collega mi diceva: " Altro che destra e sinistra..siamo difronte ad uno scontro generazionale giovani contro vecchi che non vogliono andare in pensione e sono attaccati al proprio potere. Lasciano la poltrona solo se poi va al figlio...."
Io purtroppo non ho potuto far altro che in un pesante silenzio assentire ...
La mancanza di lavoro dipende dalla crisi: accade un pò in tutto il mondo ed è fondamentalmente colpa -secondo me - di un capitalismo senza regole e soprattutto senza adeguati controlli.
Non si poteva davvero credere che scandali finanziari come Enron, Wordlcom, i bond argentini, i mutui subprime, Cirio, Parmalat,tutte quante queste speculazioni, così come la concorrenza sfrenata della Cina che non rispetta nè diritti umani nè la tutela dell' ambiente non lasciassero amare conseguenze sul mercato.

Si crede sempre che "l' Economia" sia qualcosa di barboso, di nicchia, invece è qualcosa che condiziona profondamente qualsiasi gesto della nostra quotidianeità e non possiamo ignorarla.
E' proprio sulle asimmetrie informative che i furbetti contano per farsi lo yacht di lusso con i risparmi di una vita di due poveri pensionati. Non è fantascienza è storia!
I mercati azionari condizioneranno pesantemente il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Occorre informarsi!
La situazione appena accennata già abbastanza critica di suo è aggravata in Italia fondamentalmente dalla mancanza di opportunità!!

Le opportunità che la nostra classe dirigente dovrebbe creare un pò per tutti, sono ad oggi giorno riservate solo ai figli di..alle amanti di...
I diritti sono divenuti privilegi!

Questa situazione è figlia di una cultura centenaria clientelare, massonica e mafiosa... dove per avere qualcosa che ti spetta di diritto sei costretto a chiederla per favore.

Con questo post mi rivolgo dunque a voi tutti. Scendete in piazza per far valere i vostri diritti.
Non chiedete lavoro, danaro, potere....di qualsiasi schieramento politico voi siate, qualsiasi..chiedete alla classe politica che vi governa: OPPORTUNITA'!
In una vera democrazia il potere spetta al popolo.. e quando non è più così il popolo insorge ed il potere se lo riprende!

sabato 27 novembre 2010

Dalla Sicilia con amore: " La Pasta alla Norma"




Noi tutte abbiamo nel cuore un posto in particolare..un posto che ci assomiglia intimamente, di cui ricordiamo esattamente i profumi, l'aria, i sapori ed i paesaggi.

Io porto nel cuore la zona del Catanese ed in particolare tutti i piccoli paesini che dimorano intorno alle pendici dell' Etna: Linguaglossa, Zafferana Etnea, Nicolosi, Piedimonte etneo, Santa Venerina e più giù sul mare Acireale, Acitrezza, sino a Taormina con la sua spettacolare Isola Bella.


Ma a nominarli, quasi ci si sente in torto, perchè inevitabilmente ne manchi qualcuno che sarebbe altrettanto degno di esser ricordato.

Le parole non bastano per raccontare questi luoghi, carichi di storia e di cultura, di colori sgargianti, di profumi aspri, di pietre scure, di paesaggi lunari e di cieli tersi di un azzurro così intenso che in certe giornate si rimane accecati.

Potrei parlarvi dei pescatori che si incontrano nel porto di Acitrezza: hanno degli occhi così profondi che dentro ci ritrovi il mare.

Potrei descrivervi i volti degli apicoltori che vendono agli angoli della strada su bancarelle di fortuna il loro nettare color oro imprigionato in piccoli vasetti dal tappo retato: le loro rughe disegnano una via e se provi a seguirla ne intravedi un viaggio.

Potrei raccontarvi delle donne che nei primi pomeriggi d'agosto sedute sulle sedie di paglia,nei vicoli ricamano e chiacchierano con il sottofondo delle cicale: hanno mani così vissute eppure delicate che con i loro movimenti incantano.

Potrei provare a descrivervi i fiori di zagara di un bianco candido oppure i fiori di zolfo dalle intensità psichedeliche.

Ma tutto non sarebbe comunque abbastanza: certi posti li puoi vivere, non li puoi imprigionare nelle lettere.
La magia di certi paesaggi è così travolgente da non potersi arginare; è un caleidoscopio di sensazioni che vanno solo attraversate.

Stavo pensando però che un modo per farvi assaporare un piccolo pezzetto di quei luoghi è darvi la ricetta classica di un piatto tipico del Catanese:


LA PASTA ALLA NORMA ( così come insegna la tradizione)

Ingredienti per 4 persone

mezzo chilo di spaghetti o penne corte rigate;

2 melanzane medie (viola scuro, quasi nere);
un kg di pomodori da salsa maturi;
2 spicchi d'aglio;
2 etti di ricotta salata,
olio extravergine d'oliva e sale.

Preparazione

Pelate le melanzane, affettatele, salatele e ponetele per almeno 1 ora e mezza in uno scolapasta mettendo sopra un canovaccio ed un peso (tipo un piatto o un mortaio).
Questa operazione serve per farle spurgare del loro liquido che rende la melanzana amarognola.

Prendete i pomodori, fate sul loro culetto una piccola croce con il coltello e buttateli in acqua bollente. Dopo 2 minuti levateli dall'acqua e spelateli. Aver fatto la croce vi aiuterà nell'operazione. A questo punto tagliateli a cubetti.
Prendete un tegame, la ricetta originale vuole che sia di terracotta, se non lo avete arrangiatevi che so con una padella dal fondo in ceramica...che??niente, lasciate stare.

Scrivevo, prendete un tegame mettete dell'olio extravergine d'oliva (3 cucchiai almeno) aggiungete gli spicchi d'aglio mondati e lasciate andare a fuoco bassissimo finché non si insaporisce.Poi aggiungete i pomodori precedentemente tagliati e lasciate andare lentamente( almeno 20 minuti). Non abbiate fretta!
Intanto prendete le melanzane, strizzatele bene e friggetele in olio exstravergine.
Fate attenzione che friggere con quest'olio non è semplice poiché raggiunge il punto di fumo a temperature più basse rispetto agli altri olii.

Mettete le vostre melanzane ad asciugare sulla carta assorbente, io prediligo la carta marrone quella dei pacchetti del pane da fornaio per intenderci.
Lessate la pasta al dente. Scolatela in una zuppiera, unite la salsa di pomodoro, 3/4 delle melanzane fritte e mescolate.
Sistemate nei piatti individuali la pasta, guarniteli con la restante parte di melanzane fritte, spolverateli abbondantemente di ricotta salata e mettete su una fogliolina di basilico fresco.

Non vi azzardate a rovinare questo capolavoro con basilico secco o surgelato.
Guai a voi. Io in cucina divento talebana!!

Cos'altro aggiungere??

Gustatevi insieme a me un piccolo pezzo di quel fantastico angolo di mondo!!

ps. Vi siete per caso chieste perché questa pasta porti il nome di Norma?
Ebbene il compositore catanese Vincenzo Bellini, scrisse la sua opera più famosa Norma nel 1831. A Catania, vista la magnificenza dell' opera si diffuse l'espressione " pari na' Norma" per dire "quanto sembri bella", tanto da esser paragonata all'opera di Bellini.
Si racconta altresì che un giorno durante un pranzo svoltosi a Catania a casa dell' attore comico Angelo Musco ove erano presenti giornalisti e persone dello spettacolo, quando fu presentata questa pasta così cucinata dalla signora Saridda D'Urso, qualcuno disse per far un complimento: "Signura Saridda, chista è 'na vera Norma"

sabato 20 novembre 2010

The MUST in tema di Gloss!!

Io adoro i lucidalabbra... Li ho amati sin da piccola!!


Ancora lo ricordo con affetto il mio primo gloss ...erano i tempi delle Medie ed in tv andava in onda Non è La Rai e Bevery Hills 90210. Qualcuna guardava Twin Peaks..a me era vietato.
Con i soldi della paghetta comperavo settimanalmente CIOè.
Erano i tempi in cui si provavano i primi baci allo specchio o sul dorso della mano. I tempi in cui cartelle, diari e astucci erano Naj Oleari. Le penne sapevano di caramelle alla frutta ed il mio diario aveva un lucchetto rosa..
Un gloss della Debby fu il mio primo cosmetico! Ricordo che aveva il dosatore a roll on e la confezione di vetro trasparente. Aveva il colore ed il sapone del Lampone. E veniva con me ovunque..

Anche oggi che ne son passati di anni, il mio gloss preferito viene sempre via con me!!

A volte capita di perderlo nelle borse, nelle tasche del cappotto, nelle tasche dei pantaloni, in macchina,tra i cuscini, nei cassetti ...ma poi pazientemente ne vado alla ricerca e lo ritrovo.
D'altronde come potrei farne a meno!
La mattina prima di uscire di casa sulla porta mentre allo specchio mi sistemo l'ultimo gesto che compio è passarmi il gloss sulle labbra.
Poi, durante la giornata è un gesto che ripeto, non so dove o quante volte di preciso, perchè diviene così automatico. Vestire le mie labbra di lucido mi da la sensazione di sembrare più curata, di essere più in ordine, mi fa sentire più sicura...è una specie di coperta di Linus avere il mio gloss a portata di mano..
Ovvio dunque che io sia esigente in tema di gloss e che nessuno mai mi sembrerà buono e bello quanto quello delle Medie che ormai è idealizzato nei miei ricordi.
Il passato tinge qualsiasi cosa di un colore più acceso....si sa.

Attualmente la mia coperta di Linus è rappresentata dal TOPGLOSS STICK n.9 Rosa Pesca della COLLISTAR.

Lo adoro perchè....
E' un gloss non appiccicoso.
Lascia le labbra lucide e morbidissime.
E' mooolto idratante tanto da sembrare un burrocacao.
La confezione è praticissima perchè è simile a quella di un rossetto.
Dura a lungo rispetto a molti altri gloss in commercio.
Il colore è naturale, discretoed elegante, perfetto per tutti i giorni.
Il prodotto ha una scadenza di 24 mesi dall' apertura. Ed ha un dolcissimo odore di zucchero filato.

Il prezzo è intorno ai 16 euro. Non è economico, ma è comunque il prezzo giusto se rapportato alla qualità del prodotto ed alla confezione comunque molto curata.


Cos'altro aggiungere??

Vi rimando al sito per maggiori informazioni: http://www.collistar.it/index.asp

martedì 16 novembre 2010

Il rimedio della Nonna Calabrese!!!



Questo che vi rivelerò è un rimedio antico, una cura "casalinga" che ha del miracoloso!!!


E' una panacea al mal di stomaco di qualsiasi natura!

Se hai mangiato pajata, trippa, lasagne, tagliatelle al ragù, melanzane alla parmigiana, polpette di carne, crostate, tiramisù, caffè e amaro e sei ancora viva, ma non riesci proprio a digerire....il decotto della nonna lo farà per te!

Se hai sperimentato un nuovo ristorante di pesce e tornata a casa hai le visioni mistiche perchè il tuo stomaco si contorce che nemmeno un ballerino di break dance... il decotto della nonna porterà la pace nella tua pancia!

Se è uno di quei giorni e anche l'aroma del caffè ti dà la nausea... il decotto della nonna ti renderà sopportabile anche l'alito pesante della tua vicina con cui sei stata costretta a prendere l'ascensore!


Se hai esagerato con il vino, la birra, i martini e quel superalcolico di cui non ricordi nemmeno il nome e nel tuo esofago la cena balla il WAKA WAKA insieme a Shakira... il decotto della nonna farà tornare il sereno!

Se hai annegato i dispiaceri nelle patatine fritte e poi non contenta hai aperto il frigo ed hai pensato seriamente di suicidarti con la nutella ed ora sdraiata sul pavimento pensi: ma chi me l'ha fatto fare, poi per quello str#@*!!!,.... il decotto della nonna farà sparire magicamente i tuoi dolori di stomaco!

Curiose di sapere come preparare il portentoso decotto???

Ingredienti

3 bicchieri d'acqua;

2 foglie di alloro;

la buccia di una mezza mela;

la buccia di un mezzo limone o di una mezza arancia.


Preparazione

Prendete un pentolino e mettete dentro l'acqua fredda.

Sbucciate la metà di una mela. Poi sbucciate la metà di un limone o di un' arancia.

Fate attenzione quando mondate gli agrumi a prelevare giusto la buccia senza troppo sottostrato bianco.

Mettete le foglie d'alloro, e le bucce di mela e agrume nel pentolino.

Mettete il recipiente sul fuoco e lasciate andare sino a quando l'acqua non bolle.

Lasciate bollire per 5 minuti. Spegnete la fiamma e lasciate così in infusione per 10 minuti.

Filtrate il liquido, separandolo dalle foglie e dalle bucce e versatelo in una tazza.

Bevetelo o sorseggiatelo se volete.

Date solo 20 minuti al decotto della nonna e la magia sarà compiuta!!!

E cos'altro aggiungere???

Tramandatelo così com'è stato tramandato a me!!!


Degni sostituti degli UGG e degli HUNTER (A/I 2010)

Io e la mia amica cercavamo entrambe qualcosa....

Lei un paio di stivali "pelosi" simili agli UGG, ma ovviamente meno costosi e se è possibile anche più carini.

Io un paio di stivali "plasticosi" simili agli HUNTER, ma ovviamente meno costosi e se è possibile anche meno effetto " contadino durante la raccolta delle olive".

Non so se mi spiego....

Così un piovoso mercoledì di novembre in sella al suo antesignano motorino siamo partite alla ricerca....

Come due avventuriere abbiamo setacciato i negozi del centro ( d' altronde la nostra missione aveva i minuti contati: solo un'ora di pausa pranzo)...

Sarà stata una botta di fortuna......
Sarà stato anche che abbiamo raso a tappeto la zona senza lasciarci intimidire dal traffico e dalle pozzanghere...
Sarà stato che da veterane dello shopping non ci siamo dimenticate che prima di ZARA e H&M si trovavano cose carine ed a poco prezzo anche da Sisley e Benetton...

E' stata proprio la mancanza di snobbismo alcuno verso i brand italiani che ci ha permesso di acquistare esattamente ciò che cercavamo!!

Lei ha trovato un paio di stivali di un bel color grigio antracite chiaro, simili agli UGG solo che più alti, sino a sotto il ginocchio. Perfetti!! Perchè al contario degli UGG che una volta messi al piede (almeno che non sei magra come un chiodo e slanciata) fanno sembrare una donna: una papera...questi slanciano la figura . Non solo, hanno una fattura ed una suola più delicata rispetto ai più griffati cugini, risultando così più eleganti.
Gli stivali li ha trovati alla SISLEY e li ha pagati intorno ai 60 euro (euro più euro meno).

Io ho trovato dei degni sostituti degli HUNTER dalla BENETTON.
Ho comperato delle galosce di un bel nero opaco, alti ovviamente sin sotto il ginocchio, che restituiscono alla figura, grazie ad un effetto ottico, qualche centimetro in più.

Sarà per il colore discreto, sarà per la fattura più accurata (di lato c'è una simil fascetta sempre dello stesso colore), sarà che la punta non è eccessivamente arrotondata ed il gambale non troppo largo, ma quelle galosce non ricordano il "contadino durante la raccolta delle olive".
Il tutto signore alla modica cifra di 45 euro ( euro più euro meno).


Contente e soddisfatte siamo tornate ognuna al proprio lavoro....

E che altro dire...( siamo donne) ed ovviamente entrambe il giorno dopo sfoggiavamo ai piedi orgogliose i nostri acquisti....

Mi spiegate perchè l'ultima cosa comperata sembra sempre la più bella di tutto il nostro armadio????

Ovviamente sino al prossimo acquisto...

domenica 14 novembre 2010

" La Scienza in cucina e l' Arte di mangiar bene"



Chi ama la buona cucina non può non averlo letto almeno una volta nella propria vita.

Gli amanti del mangiar bene lo chiamano confidenzialmente: "L' Artusi", ma è di un libro di ricette che si tratta.

Un manuale di cucina che fu scritto nel lontano 1881 dallo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi e che sa fare del mangiar bene .....poesia!


Io ho avuto l'onere ed il piacere di leggere questo libro la prima volta a 15 anni , perchè era il ricettario della mia bisnonna: l'unica della mia famiglia che condivisse con me tale passione.


Ma, se dopo più di un secolo sono qui a scriverne non è solo per la bontà delle ricette in esso contenute. Per altro alcune di queste impossibili da riprodurre perchè necessitano di ingredienti difficilmente reperibili ai giorni nostri come lo strutto, le folanghe, il midollo di bue, i cervelli di maiale, le ranocchie, i siccioli...


Questo libro ha però il merito aggiunto rispetto ad un comune libro di cucina di raccontare mirabilmente come sia cambiata la storia dell'Italia a tavola in poco più di un secolo, poichè racconta una tradizione, la nostra, fatta di sapori regionali e contadini.


Narra la storia di un popolo che a tavola non solo soddisfava il proprio nutrimento, ma tramite il buon cibo curava corpo e anima, trattando di intingoli con la stessa scienza con cui si tratta di formule matematiche.


Il cibo come sanamento!
Non a caso il libro contiene un'appendice dal titolo "La cucina per gli stomaci deboli" ove scrive l' Artusi: " Non è facile indicare con precisione scientifica quali siano i cibi che più convengono ad un individuo indebolito dagli anni , dalle malattie, dagli stravizi o debole per natura (..) sarà bene richiamare alla memoria ciò che ho detto nelle poche norme d'igiene in merito alla masticazione; e cioè che se questa è fatta accuratamente, avviene che, per merito della maggior salivazione, il cibo si digerisce e si assimila più facilmente(...) Giova inoltre avere le sue ore stabilite per la colazione e pel pranzo, il quale fatto a mezzogiorno o al tocco sarà assai più igienico perchè vi da campo di farci sopra una passeggiata e un sonnellino di estate, stagione durante la quale il cibo dev'essere più leggero e meno succulento che nell'inverno".


L'opera ha altresì il merito di aprire con un'introduzione che è un inno alla speranza per chi talentuoso, non viene subito compreso: La storia di un libro che rassomiglia alla storia di Cenerentola. Vedi giudizio uman come spesso erra.

L' autore racconta infatti le peripezie affrontate per portare alla pubblicazione il suo manuale di cucina che sulle prime nessuna casa editrice voleva stampare e del parere espresso a riguardo dal suo dotto amico, Francesco Trevisan, professore di lettere che pronunziò all'epoca quella che l' Artusi chiama la brutta sentenza : Questo è un libro che avrà poco esito.


Nelle parole dell' Artusi si trova la saggezza di un uomo capace di prevedere i tempi osservando l'umane debolezze: Cieco chi non vede! Stanno per finire i tempi delle seducenti e lusinghiere ideali illusioni e degli anacoreti; il mondo corre assetato anche più che non dovrebbe, alle vive fonti del piacere, e però chi potesse e sapesse temperare queste pericolose tendenze con una sana morale avrebbe vinto la palma.
Non è dunque di un comune libro di cucina quello di cui vi scrivo e vi consiglio la lettura.
E per usare le parole dell' Artusi: "Non vorrei però che per essermi occupato di culinaria mi gabellaste per un ghiottone o per un gran pappatore; protesto, se mai, contro questa taccia poco onorevole, perchè non sono nè l'una nè l'altra cosa. Amo il bello ed il buono ovunque si trovino e mi ripugna di vedere straziata, come suol dirsi, la grazia di Dio"
D'altronde è mia ferma convinzione che " Non si vive di solo pane, è vero; ci vuole anche il companatico; e l'arte di renderlo più economico, più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera arte".

venerdì 12 novembre 2010

Semplicemente fantastica!!!


Ma dico: vi è capitato di guardare una foto recente di GWINETH PALTROW??
Per capire di cosa sto parlando guardate qui a destra........


Ha messo su un fisico davvero invidiabile!!
Sia ben chiaro prima non era certo da buttar via, d'altronde è sempre di una star hollywoodiana che parliamo, ma adesso ha un corpo scolpito ed elegante da suscitare un'invidia pazzasca.


Mi sono subito chiesta: Come avrà fatto????


E subito dopo risposta: Figurati con tutti i soldi che ha sai quanti personal trainer, massaggiatori e dietologi bravi si può permettere!! Beata lei....


Io devo dire ogni anno ho sempre tra i miei buoni propositi quello di frequentare con costanza la palestra per mantenere un corpo decente ovviamente lontano anni luce dai miracoli di Gwineth.


Ma ve lo confesso: quanto mi annoia star rinchiusa in quei posti puzzolenti di sudore e linoleum a ripetere gli stessi movimenti per decine di minuti .... i minuti mi sembrano ore e sei ti guardi intorno è inevitabile chiedersi: Ma anch'io come quella tizia avrò la faccia paonazza ed i capelli scompigliati? anch'io sembrerò nella tensione dello sforzo per l'esercizio così buffa?

Ad averci sempre la bella stagione e un parco vicino casa, correrei di continuo....ma non si hanno sempre di queste fortune!!!


Così una domenica pomeriggio mi sono messa alla ricerca del segreto della PALTROW, sperando di trovare qualcosa che anche solo mi ispirasse.


Ebbene ho scoperto che:


* Gwinet ha un suo blog divertente e davvero ricco di consigli utili http://goop.com/


* Si è dovuta fisicare per interpretare il personaggio di PEPPER POTTS nel film IRONMAN2;


* Lo ha fatto grazie all'aiuto della sua bravissima personal trainer Tracy Anderson;


Ed udite udite....il programma di allenamento (e dieta che io non seguirò: toglietemi tutto ma non il buon cibo ) è gratuitamente scaricabile da internet.

Ed è un video di 45 minuti con esercizi semplici e divertenti di cardiodance eseguibili comodamente a casa propria!!! http://goop.com/newsletter/82/en/


Quest'anno la palestra puzzolente e noiosa non mi vedrà!

Aspettando la primavera per tornare a correre nel parco, proverò a seguire gli allenamenti di Tracy Anderson comodamente dal mio soggiorno di casa.


Chissà cosa ne verrà fuori.............

SOFISTICATO


E' in arrivo un nuovo MUST HAVE in tema di smalti.

Ovviamente l'oggetto in questione nasce dal mirabile gusto di CHANEL che ci sta abituando sempre di più a colori così raffinati, che il nostro classico amore per un rosso lacca o un rosa confetto, sta sbiandendo pian piano lasciando spazio ad un'attrazione verso tinte molto più particolari.
Questo smalto fa parte della collezione Croisière di Chanel ed è un bellissimo azzurro lacca pastello.
La spesa ovviamente è sempre esagerata a mio avviso: sarà venduto nelle boutique Chanel di Milano e Roma per 25 euro.
Ma forse in questo caso la spesa vale l'acquisto!
Questo colore mi sembra un colore adatto un pò a tutte le stagioni.
Un colore abbastanza versatile e discreto, che potrà regalare ad un classico outfit un tocco sofisticato, in primavera, estate, autunno ed inverno.
Inutile dire che stiamo parlando di un edizione limitata che sarà in vendita da dicembre.
Inutile aggiungere che vista la scarsa durata degli smalti Chanel, mi sento di consigliare a voi mie carissime lettrici anche l'uso del top coat.
Cos'è il top coat?? No tranquille non è una cosa che si mangia.........
E' una specie di smalto trasparente che si passa sopra quello colorato e velocizza l'asciugatura, prolunga la durata e rende la vostra tinta più lucente.
La KIKO ad esempio ne vende uno validissimo a 4.50 se non sbaglio!!!
http://www.kikocosmetics.com/IT/Scheda/46/Shiny-Top-Coat.html qui potete vedere di cosa sto parlando....

domenica 7 novembre 2010

Piccolo segreto di Seduzione!!!!


La seduzione è un' arte!!!

A volte è frutto di un talento naturale, altre volte (le geishe lo insegnano) è una tecnica che si apprende con pazienza.

La seduzione non ha nulla a che fare con la bellezza.
Spesso l'essere seduttivo è delle persone dal forte carisma, altre volte è delle persone dall' eleganza innata, altre volte non me la so spiegare...

La seduzione è quella capacità di attrarre l'altro e destare in lui ammirazione.

I segreti della seduzione sono spesso gelosamente custoditi dalle donne.
Io amo condividerli con le mie amiche!
Non troppo tempo fa il mio parrucchiere mi ha proposto a fine taglio e piega di provare sulle punte dei capelli un nuovo prodotto: Cara devi assolutamente provarlo, questo prodotto è fantastico!!!

Visto il suo entusiamo mi sono lasciata contagiare.

Tira fuori da una confezione color oro scuro con dei ricami orientali una boccetta trasparente con il tappino nero, mette qualche goccia di prodotto tra le sue dita se le sfrega e poi comincia a passarmele tra le punte dei capelli velocemente e dolcemente con quella gestualità tipica di una mano esperta. I suoi movimenti mi ricordano quelli di un maestro d' orchestra con la sua bacchetta.
Mi aspetto la stessa magia..........

Improvvisamente si diffonde nell' aria un effluvio che ricorda gli hammam: vaniglia, ambra, patchouli, arancio e pepe rosa......un'aroma che ti rimanda a terre lontane. Uhmmm è buonissimo!! Lo voglio, lo compro.
Fuori dal negozio prendo la prima a destra, i miei capelli lunghi ondeggiano sulle spalle spargendo nell'aria quell' aroma. La gente intorno a me si ferma ad assaporare: è destata dal particolare odore nonostante la cappa di smog e ne rimane incantata!


Poco dopo....
Ciao tesoro sono a casa!!! (...)
Ti piace il mio nuovo taglio di capelli? (....) Si lo so (...) davvero ti sembra così buono?? (..) scemo! (....) irresistibile? (...) Lo sono sempre stata :) (...........)


Qualche giorno dopo al lavoro.........


Si ho un nuovo taglio. Grazie di averlo notato. (....) Mi donano dici? (...) No non ho fatto nient'altro (...), no giuro stesso colore (il mio) (...) no non ho cambiato profumo...


Qualche giorno dopo al cinema con le amiche......


no, non lo sento questo buon profumo (....) si viene dai miei capelli (...) poi ti spiego adesso zitta che comincia il film (...) dai smettila di toccarmeli che si sporcano (...) L'acida signora a fianco a me ci lancia un'occhiataccia. Ed io: Mi scusi!!!


Il film è finito. Siamo fuori dalla sala. Dove andiamo a prendere una birra? (.....)


Si accorgono che il ragazzo che sedeva dietro di me in sala mi guarda insistentemente da lontano
(....) e smettetela !! (....) ok vi svelo il segreto .........






sabato 6 novembre 2010

L'oggetto del desiderio........


Mi sono sempre chiesta perchè noi donne ( quasi tutte) siamo così attirate da scarpe e borse.

E' una vera ossessione la nostra. Quell'oggetto ci attrae, ci fa sognare, ci colpisce e ci rapisce...ma siamo seri è sempre un oggetto eppure sprigiona in noi emozioni ataviche.


PERCHE?


L'altra sera ho fatto tardi a lavoro e non avendo la benchè minima intenzione di tornare a casa e mettermi a cucinare approfittando della vicinanza al centro sono andata a predere un aperitivo/ cena in un noto locale di Via Margutta.


Che bello passeggiare per le vie del centro di Roma intorno alle 11 di un mercoledì sera qualsiasi. Ti sembra di essere all'interno di un quadro: i palazzi sontuosi e carichi di storia, l'odore di caldarroste, le luci soffuse, le vetrine da cui capeggiano capi d'alta moda, le stradine ove rimbombano sui sampietrini i tuoi passi, il rumore dell'acqua che scorre dalle fontanelle disseminate ovunque e le madonne che fanno capolino dalle nicchie dei portoni antichi.

E' tutto così poetico dal profumo di muffa e legno che proviene dai negozi di antiquariato ancora aperti all'abito di Alexander Mc Queen fatto di piume rosa cangiante (immettibile sia ben chiaro) che capeggia in un negozio di Via del Babbuino e che accarezza in me la malinconia. Guardo il vestito impalpabile eppure maestoso e mi tornano in mente come una melodia i versi di una poesia di Cesare Pavese : Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera,insonne, sorda come un vecchio rimorso o un vizio assurdo..


E' tardi ormai sarà poco più di mezzanotte, con passo svelto imbocco Via Condotti, non vedo l'ora di arrivare alla macchina di tornare a casa...quando...ebbene si il mio sguado viene rapito.


E' Lei, bellissima, scintillante, il negozio è chiuso immerso nel buio eppure Lei brilla di luce.

Io mi sento una gazza ladra, il cuore comincia a palpitare e il respiro per un attimo si blocca.


Che marca è?! Oddio DOLCE&GABBANA??? Ma non si erano terribimente ingrezziti ? non avevano ormai perso l'estro creativo??? Oddio ma quanto costa? Oddio è quasi uno stipendio!


Il grillo parlante che è in me comincia a sgridarmi: "NO, non devi cedere. Ma siamo pazzi? Una cifra del genere per un pezzo di stoffa e pelle?? Ma hai presente la fatica per arrivare a quella cifra? Siamo in periodo di crisi, ricordi? Con quei soldi puoi farti un viaggio in una bella isoletta tropicale non credi? Potresti metterli da parte per tempi bui, potresti farci questo e ancora quest'altro........"


Non c'è niente da fare, non riesco a convincermi del perchè non dovrei cedere alla tentazione.


Penso : Fortuntamente il negozio è chiuso, fortunatamente ho una notte ancora per rifletterci, fortunatamente " Domani è un altro giorno", fortunatamente lo stipendio arriverà a fine mese, fortunatamente........


lunedì 1 novembre 2010

THE MUST in tema di shampoo


Lo shampoo perfetto è una chimera, passi anni a cercarlo e quando credi di averlo trovato i tuoi capelli cambiano esigenze e la ricerca ricomincia e così all'infinito.

Per una beauty addicted come me, questa ricerca implica tempo, pazienza e danaro.


Da un mese e mezzo però sto usando uno shampoo che mi sta offrendo delle performace eccezionali.
Si chiama SHAMPOO RIPARATORE ai Semi di lino e Burro di Karitè ed è dell' Erboristica di Athena's dal 1969.


Questo shampoo è privo di Sles, privo di derivati petrolchimici coloranti e siliconi. Ha un'alta biodegradabilità. Non è testato su animali. Ed è un prodotto Ecosostenibile (http://www.impattozero.it/).


Sul retro della confezione è scritto: Ideale per capelli secchi, sfibrati e trattati. All'azione detergente delicata, dovuta alla presenza di tensioattivi di derivazione vegetale, abbina molteplici proprietà trattanti dall' effetto riparatore. L'olio di semi di lino , naturalmente ricco di omega 3, nutre in profondità e rinforza la fibbra capillare; contribuisce a richiudere le squame del capello donando volume e lucentezza. Regolando la produzione sebacea del cuoio capelluto, svolge anche un'azione antiforfora. Un derivato delle proteine di germe di grano filma e ricostruisce la fibra capillare. Il burro di Karitè rivitalizza i capelli, rendendoli morbidi e lucenti. Li rigenera e protegge dalle aggressioni esterne (vento, freddo e smog...). Una ricca formula detergente che contrasta l'effetto esseccante di acqua e calcare.



Ebbene tutto quello che promette sui miei capelli mantiene!


Io lo uso in combo o al balsamo Splend' or al cocco o alla maschera della Garnier all' olio di noce e foglie di pesco.


I capelli restano lucidi, morbidi al tatto e con il passare del tempo sembrano più corposi, irrobustiti e idratati. Questo nonostante vengano lavati con un'acqua estremamente calcarea com'è quella di Roma che notoriamente disidrata capelli e pelle.
L'odore è delicatissimo ricorda i detergenti per bagnetto dei bebè ed ha un retro profumo di camomilla. La consistenza è cremosa e ne basta davvero poco. Non fa molta schiuma come tutti gli shampoo dall' inci verde, ma assicura una completa detersione anche dei capelli grassi o misti.
Lo shampoo costa 6 euro e 40 cent e la confezione è di 300 ml
Si può acquistare presso i supermercati Auchan o anche nel reparto profumeria delle Oviesse.
Lo potete anche acquistare on line a questo link www.shopathenas.com dove trovate altri prodotti bio interessantissimi. E se l'ordine supera i 36 euro la consegna è gratuita in tutta Italia.
Buono shampoo a tutte!

Alzi la mano chi di voi non ha mai finto..BUGIARDE!

PS. Guardate dal minuto 4:21 in poi..........

Una mia cara amica ha commentato: " Non ce lo doveva fare ora tutti i trucchetti sono svelati" ne avete altri da suggerire??? scrivetelo nei commenti.

Ovviamente garantiamo l'anonimato!

Fuori piove...ed io ho una voglia...


E' una giornata piovosa a Roma.

Io adoro la pioggia quando posso starmene a casa sul divano sotto la copertina di pile rosa antico a sorseggiare il the e a navigare in giro su internet tra i miei blog preferiti. Chi può darmi torto!

La pioggia ha qualcosa di rilassante e di così romantico ed il suo ticchettio sui vetri delle finestre è la colonna sonora perfetta per una giornata di pieno relax.


Questo pomeriggio mi dedicherò a fare la mia torta al cioccolato. Lei accompagnerà deliziosamente i miei risvegli di tutta la prossima settimana. Dovrà essere insieme al caffè un ristoro per i miei sensi. Una coccola durante la colazione!!


Come non condividere la ricetta dunque con voi?


Premessa: io come tante altre persone ho un' intolleranza ai lieviti che mi fanno subito sentire gonfia e pesante, per cui questa ricetta non comprenderà l'uso di tale ingrediente, ma potete pur star certi/e che la torta sarà comunque alta e soffice.
Per chi non ha (fortunatamente!!!!) di questi problemi, può aggiungere al posto del bicarbonato una bustina di lievito Paneangeli e usare anche il forno tradizionale e non ventilato!!


INGREDIENTI:

6 uova;

200 gr di farina;

250 gr di burro;

200 gr di zucchero;

mezzo bicchiere di latte;
1 cucchiaino di bicarbonato;
80 gr di cacao amaro in polvere;
un pizzico di sale;
una bustina di vanillina;
una bustina di zucchero a velo;

ed a piacere un bicchierino di rum o brandy o passito di pantelleria o moscato.


PREPARAZIONE
Togliete il burro dal frigo così che raggiunga la temperatura ambiente.
Dividete i rossi dai bianchi delle uova in due ciotole diverse e ben capienti.

Impostate la temperatura del forno in modalità sopra e sotto ventilato a 180 gradi.
Imburrate la teglia da forno e spolveratela di farina assicurandovi di toglierne l'eccesso rigirando la teglia a testa in giù.

Mescolate i rossi con il burro e lo zucchero prima, poi aggiungete il cacao amaro, la farina, il latte, la vanillina , il liquore da voi scelto e il cucchiaino di bicarbonato .
Mi raccomando mescolate bene così che i sapori si amalghino. Se avete il robbottino che impasta per voi tanto meglio ( un buon frullatore farà lo stesso, cosi come un buon braccio e una buona lena).


Nella ciotola con le chiare d'uovo( detto anche albume per gli amici) mettete un pizzico di sale e montate a neve con le fruste sino a che il composto non diventa ben fermo ( ossia schiumoso e compatto).


Accorpate dunque l'albume montato a neve con l'impasto al cioccolato, travasando il primo nel secondo e con la cucchiarella di legno( no alla forchetta!!! usate casomai in alternativa il cucchiaio) mescolate il composto da sotto verso sopra, così da mantenere la schiumosità dell'impasto. Mescolate per 5 minuti sino a quando i due composti sembreranno ben amalgamati e non si vedranno più i ciuffi di schiuma in superficie.

Versate dunque il composto nella teglia ( e si....se volete fate la scarpetta con le dita nella ciotola rimasta sporca sarà un nostro segreto e se qualcuno vi dovessse scoprire adottate la mia scusa: "Chi non si lecca le dita gode solo a metà!" ed un profondo sorriso: funziona!!).

Infornate a 180 gradi per 50 minuti, forno ventilato mi raccomando se no fa fatica a lievitare !!!

Togliete la torta dal forno, lasciate trascorrere una mezz'oretta e poi levatela dallo stampo.

Se volete ( e si ;)lo so che volete) cospargete la vostra creazione di zucchero a velo.


E poi che altro aggiungere ??? Godetevela per tutta la settimana perché ve la siete proprio meritata !!!